Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Cresme: calano gli investimenti nel settore delle costruzioni nel 2024

Il Rapporto Cresme segnala che il 2024 si chiuderà con il segno negativo per il comparto costruzioni. La riqualificazione perde il -26,5%, aumentano le opere pubbliche con +11,4%.

La conferma analitica che arriva 36° Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme, per il settore delle costruzioni, conferma che il 2024 si chiuderà con il segno negativo, calo importante attutito dal paracadute aperto dal Pnrr. La frenata è segnalata dal 36° Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme con i numeri del mercato delle costruzioni 2024-2027 che saranno presentati a Roma e anticipati dal Sole 24 Ore.

Gli investimenti in opere pubbliche cresciuti del 19,8% a valori costanti nel 2023, cresceranno ancora dell’11,4% nel 2024. L’incremento è importante ma non riesce a compensare la caduta della riqualificazione: nel 2024 gli investimenti scenderanno del 9,5%, il valore della produzione del 7,7% e solo grazie alla manutenzione ordinaria.

«Oggi abbiamo questa frenata del mercato e questa politica sugli incentivi che sono stati sicuramente esagerati – dice il direttore del centro di ricerca Lorenzo Bellicini – ma la frenata è davvero importante: direi che ci si è mossi male in partenza ma anche alla fine». Per il Cresme «il tema adesso è che dobbiamo decidere nell’arco di un anno e mezzo cosa fare della direttiva europea sull’efficientamento energetico del patrimonio edilizio». La norma quadro Ue sulle case green «costa tanti soldi e sarebbe utopistico immaginare di scaricarli tutti sui privati».

Da oggi al 2027 le opere pubbliche continueranno a marciare dopo la chiusura del Pnrr. E la riqualificazione continuerà a perdere quota, salvo nuovi interventi o politiche robuste sul fronte della rigenerazione urbana. Quel che accadrà nel 2027 quando i motori dei grandi investimenti pubblici sulle infrastrutture spegneranno i motori è il grande interrogativo che i più accorti già iniziano a porsi.

Condividi, , Google Plus, LinkedIn,